Home page
giornalino

Anno 9°
A.s. 2003-04

Numero 1
dicembre 2003

Numero 2
marzo 2004

Numero 3
maggio 2004

Anno 10°
A.s. 2004-05

Numero 1
gennaio 2005

Numero 2
maggio 2005

Anno 11°   A.s  2005-06

Numero 1 gennaio 2006

Primi passi sugli sci

 Da diversi anni mio papà sta tentando di insegnarmi a sciare, con poco successo a causa della mia gran paura di cadere. L’anno scorso i miei genitori, visti gli scarsi risultati, avevano pensato di iscrivermi ad una scuola di sci, però quando potevamo andarci non c’erano maestri disponibili.

Quest’anno ho preso il coraggio a quattro mani e ho detto: “Devo imparare a sciare!”. Così una domenica di sole io e i miei genitori abbiamo preparato l’attrezzatura e siamo partiti alla volta della montagna. Arrivati a Cerro, mi sono preoccupata perché avevo paura che non ci fosse la neve, così saremmo dovuti ritornare indietro senza aver concluso niente. Per fortuna ben presto la mia paura è svanita quando ho visto le piste imbiancate. Più si andava avanti e più la neve era alta, finalmente siamo arrivati. Io ero molto emozionata perché ero decisa ad imparare e da molto tempo aspettavo quest’occasione. Ci siamo messi i dopo-sci e siamo andati a fare colazione al bar perché io ero a digiuno dalla sera prima. Noleggiati quindi sci e scarponi, io e mia mamma ci siamo avviate verso la pista baby, mentre mio papà è andato a comperare gli skipass.  

Io e mio papà siamo saliti con lo skilift, però ad un certo punto si è fermato tutto perché era caduto qualcuno. Io avevo paura a scendere dallo skilift, ma poi la paura è passata. All’inizio mio papà mi sgridava perché invece di scendere io andavo in su, non chiedetemi “perché?”, non lo so nemmeno io; poi mi sono lanciata e mio papà mi diceva di imparare a curvare, altrimenti la discesa sarebbe subito finita. Ad un certo punto della pista c’era una grossa pietra attorno alla quale si poteva girare, lo feci anch’io e notai che subito dopo c’era un saltino. Non credevo di essere così veloce.

Dopo un paio di giri, mio papà, visti gli ottimi risultati, ha pensato di portarmi sulla pista rossa: è stato un disastro dall’inizio alla fine. Avevo così tanta paura che mi tremavano le gambe, gli sci andavano dove volevano loro e sono caduta. Mio papà a quel punto, vedendo che non concludevo niente, mi disse di togliere gli sci, ma la discesa era talmente ripida che, non essendo nemmeno capace di stare in piedi, decisi di scendere seduta. Arrivata finalmente alla fine della pista, ho esclamato: “Basta! Lassù non ci torno più!” e sono ritornata alla solita pista.

Mi sono divertita moltissimo e col tempo spero di riuscire ad andare da sola sia sulla pista baby sia sull’altra più difficile, perché lo sci è uno sport che mi piace.

Alice M. 1C

Numero 2
maggio 2005