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Per Nassiriya

Riflessioni di alcuni ragazzi di 2A su un fatto che ha colpito l’Italia

Mercoledì 12 novembre: morti nove soldati italiani per salvare e aiutare tante vite. Hanno lasciato i propri cari e adesso li aspetta una vita migliore, senza più violenza, ma solo pace.

Molto significativo è stato il minuto di silenzio alle ore 10.30, così si è potuto riflettere sul tanto bene che hanno fatto a un paese lontano. Esprimendo i miei sentimenti, vorrei alleviare il dolore di queste famiglie.

Valentina

Mercoledì 12 novembre 19 soldati italiani e 8 iracheni sono rimasti vittime di un atto di terrorismo. Io ci sono rimasta molto male perché quelle vittime hanno lasciato per sempre i loro parenti più cari. Così molti bambini cresceranno senza un padre o un fratello.

Il minuto di silenzio, secondo me, è stato molto significativo perché ho potuto riflettere e anche condividere la tristezza e la sofferenza che hanno dovuto sopportare i familiari dei caduti. Tutti gli Italiani dovrebbero ricordarli come eroi perché hanno perso la loro vita sacrificandola alla patria.

Jessica

Dopo la tragedia di Nassiriya il dolore dei famigliari è grande, ma il dolore di tutta l’Italia dopo questo tragico avvenimento è ancora più grande di quello che si possa pensare. I 19 eroi di Nassiriya devono essere ricordati per sempre. Spero che lassù tutti gli eroi riposino in pace!

Davide

Con questo pensiero non pretendiamo certo di togliere il dolore alle famiglie spezzate dei 19 militari uccisi. Ci auguriamo che essi siano ricordati come eroi da tutto il paese. Anch’io, come tutti gli Italiani, ho provato lo stesso rammarico, la stessa sofferenza e la stessa impotenza di fronte a questa tragedia.

Anche se sono solo una ragazza, ho sentito per la prima volta tutto il mio paese veramente unito intorno allo stesso dolore.

Ester

Ai nostri caduti italiani

Spero che abbiano una vita più felice lassù senza più il pensiero della guerra. La guerra toglie ai padri e alle madri la felicità di avere e di crescere dei figli e viceversa.

Penso che il minuto di silenzio sia stato molto significativo perché è giusto rendere omaggio ai carabinieri morti per la patria e per la pace.

Mirko

Quante vite per una pace

Tutto è successo in un momento,

con il sole in alto, ma subito spento.

Spari, urla, bombe e granate,

i kamikaze contro le nostre armate.

Diciannove vite si sono fermate

contro quei camion colmi di granate.

Fumo, lacrime, morte e spavento.

Ecco, tutto è successo in un momento.

Forza, soldato, resisti, non morire!

La pace è lì dentro di te: falla rifiorire.

Edoardo Gabriele

Numero 1
dicembre 2003