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La visita alle mura austriache di Verona

Il 3 ottobre le classi 3A e 3B si sono recate a Verona per visitare i resti delle mura austriache ed approfondire così la conoscenza del periodo storico che avevamo appena studiato, e cioè la liberazione dell’Italia dal dominio austriaco.

Appena arrivati a destinazione, tre guide ci hanno accolto, spiegandoci che tutta la cinta muraria ha un grande valore storico-culturale, naturalistico e artistico oltre ad essere una delle poche aree verdi rimaste a Verona dove ad esempio si possa fare una tranquilla passeggiata.

Per prima cosa abbiamo visto il bastione di S.Bernardino dal terrapieno, cioè da un’ampia piattaforma allestita per ricevere l’artiglieria.

La guida ci ha spiegato che la prima cinta muraria lungo il tracciato delle attuali mura austriache, lunghe 9 km, era stata costruita da Cangrande tra il 1321 e il 1325. Poi tra il 1538 e il 1540 c’è stata la costruzione del bastione sanmicheliano che poi fu demolito dai napoleonici nel 1801-1802; infine c’è stata la costruzione del bastione austriaco costruito in "opus poligonale", cioè con pietre bianche incastrate tra loro in forma poligonale. Inoltre la guida ci ha fatto notare che una parte del bastione era a forma circolare e si chiamava orecchione: serviva per non far vedere il fianco al nemico.

Dopo aver visto il bastione, la guida ci ha fatto vedere i cannoni del generale Pianell; erano chiamati così perché erano diversi da tutti gli altri cannoni, infatti dentro alla canna erano rigati e non lisci, così la palla veniva lanciata più distante e con più precisione; perciò le case non potevano essere costruite nel raggio di 2 km dai bastioni, affinché non fossero di impedimento all’artiglieria.

Poi siamo andati a vedere il cavaliere di San Giuseppe, che si trova tra il bastione di San Bernardino e quello di San Zeno. Al contrario dei due bastioni il cavaliere di San Giuseppe è costruito con mattoni rossi ed è dell’epoca scaligera. La guida ci ha fatto notare che al di là della strada c’era una casa diroccata che al tempo degli Austriaci serviva come polveriera, cioè come deposito di polveri e munizioni. Poi ci ha fatto osservare un’altra costruzione che si chiama "casamatta", dove stavano i soldati. Per ultimo siamo passati dentro ad un tunnel, chiamato "poterna", che serviva da collegamento tra l’interno e l’esterno delle mura.

Finito il giro, le guide ci hanno proposto un gioco che consisteva nel rappresentare la storia delle mura con fumetti, spot pubblicitari ecc. Terminato il gioco, abbiamo salutato le guide e abbiamo atteso il pulmino che ci ha riportato a scuola.

Questa gita è stata molto interessante perché ci è servita ad approfondire quello che abbiamo studiato in storia sul periodo del dominio austriaco in Italia.

Le classi 3A-3B

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dicembre 2003