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Gemellaggio Borgio Verezzi - Lugagnano

I ragazzi delle classi 1C e 2A hanno iniziato quest’anno una corrispondenza con i coetanei della scuola media di Borgio Verezzi, un paese ligure in provincia di Savona. Scrivere a scuola non è il massimo della vita… ma se si tratta di conoscere nuovi amici, magari con la prospettiva di andarli a trovare, anche scrivere diventa piacevole.

All’inizio dell’anno il prof. Cambioli ci ha proposto di portare avanti una corrispondenza via e-mail con dei ragazzi di seconda media della scuola di Borgio Verezzi, una località in provincia di Savona. Noi subito eravamo un po’ titubanti, ma poi, lettera dopo lettera, ci siamo appassionati e resi conto che era divertente, anche se a volte dopo aver spedito una lettera passa un po’ di tempo prima di ricevere una risposta (naturalmente, in molti casi, lo stesso vale per loro).

Ecco come abbiamo lavorato: come prima cosa ognuno di noi ha scritto la sua presentazione in cui ha cercato di descrivere se stesso e le proprie caratteristiche in modo che i nostri corrispondenti potessero conoscerci meglio. Poco tempo dopo, il professore di informatica di Borgio ci ha comunicato i nomi degli abbinamenti. Così, lettera dopo lettera, ciascuno ha potuto approfondire la conoscenza del proprio corrispondente.

A dir la verità, i primi messaggi erano molto brevi perché non sapevamo cosa scrivere, ma poi con il passare del tempo, quando abbiamo scoperto che la corrispondenza era divertente e piacevole, abbiamo iniziato a fare molte più domande e a scrivere molte più cose sia su di noi sia sul nostro paese. Così come noi abbiamo parlato di Lugagnano, anche loro ci hanno descritto il loro paese di cui ci hanno mandato anche alcune immagini. Abbiamo potuto anche vedere un breve video di Borgio Verezzi che è stato trasmesso nel mese di dicembre su RaiUno.

Di solito le lettere le scriviamo sul nostro computer di casa, poi le portiamo su un floppy a scuola da dove le spediamo attraverso la posta elettronica, naturalmente con l’aiuto del nostro professore che ha creato una cartella per ognuno di noi con tutte le lettere spedite.

Che cosa scriviamo nelle lettere? Quello che di interessante accade a scuola o nella nostra vita. Così, ad esempio, molti di noi hanno colto al volo l’occasione della campestre o del corso di sci o ancora della gita in bicicletta che abbiamo fatto lungo l’Adige per mandare avanti la corrispondenza. Oltre alle lettere, abbiamo mandato anche una foto della nostra classe perché i nostri amici possano conoscerci meglio.

Tra l’altro il prof. Cambioli ci ha accennato alla possibilità che il prossimo anno si vada a trovare i nostri amici in una gita di almeno due giorni (alcuni di noi stanno già facendo veri e propri programmi). Ovviamente questo sarà possibile solo se continuiamo a scriverci, quindi un consiglio a tutti i ragazzi della 2A (soprattutto ai maschi che per loro natura sono di poche parole): "DATECI DENTRO". Noi ragazze la nostra parte cerchiamo di farla e ce la mettiamo tutta per mantenere viva la nostra corrispondenza e portare avanti questa bella esperienza del gemellaggio.

 Vera e Natascia

 

Dall’inizio dell’anno scolastico noi ragazzi della 1^C stiamo partecipando al gemellaggio con dei ragazzi della scuola di Borgio Verezzi, in provincia di Savona, con lo scopo di conoscere altre persone e le loro abitudini e di stringere con loro rapporti di amicizia.

Un momento di felicità è stato per me quando ho saputo che scrivevo ad una ragazza di cui conoscevo il paese, sapevo anche dove si trova la scuola che lei frequenta perché è vicina alla pensione dove io andavo con i miei genitori a trascorrere le ferie estive.

Di solito io scrivo a casa, quando la professoressa ci dice di preparare delle lettere e ci dà dei suggerimenti. A volte però le lettere le inventiamo a scuola, scrivendole direttamente al computer. In genere io scrivo lettere abbastanza lunghe e ricche di contenuto. Un aiuto mi viene a volte dai professori, mentre altre volte trovo gli argomenti pensando a cosa ho fatto nei giorni precedenti oppure ancora scrivo sfruttando la mia fantasia.

La mia corrispondente è una ragazza di 1^B di nome Eleonora. Lei mi risponde spesso, mentre altri miei compagni ricevono raramente delle lettere. Mi ricordo che una volta mi ha parlato dello sport dell’arrampicata che lei pratica e dell’articolo che lei ha scritto per la rivista "Alpidoc", facendo una descrizione del suo paese. Spero di poter continuare a scriverle e, in futuro, di poterla incontrare personalmente. Mi piace molto questa iniziativa perché mi ha permesso di conoscere una ragazza di un’altra scuola.

Alice

Numero 2
maggio 2005