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Che noia!!!

Caro diario, scrivo solo perché non mi resta altro da fare. Ho acceso la TV, neppure un programma decente. C’era solo uno di quei film d’amore tutti “Oh, Mary”, “Oh, Jack”, che vanno avanti così per un pezzo! Libri da leggere? Letti e riletti. Giro in bici? Fuori grandina. Ingozzarsi? Le patatine sono finite, morte e sepolte. Insomma una noia sepolcrale. Così ho preso carta e penna e dopo molti ripensamenti ho deciso di scriverti.

Come? Mi sembra che tu voglia suggerirmi qualcos’altro da fare. I compiti? Di domenica? Sei pazzo! Mayday! Help me! Aiuto! Ho creato un nuovo Frankestein! Un diario psicopatico. Comunque di cosa posso parlarti? Di ieri a scuola? Una mattinata stagnante. Eravamo tutti zombie; sembrava di avere scritto sulla fronte: “Qualcuno ha un cuscino? Voglio dormire”. No, non mi ispira.

Posso parlarti del tempo, fuori piove a catinelle, diluvia, grandina; i fulmini si susseguono freneticamente e i tuoni mi hanno rotto le tempie. No, non va neanche questo. Vediamo… Ah, sì!!! La neve. Sono andato a sciare: è stato stupendo, ma quante cadute… Basta, stop!!! Confesso tutto, sto scrivendo perché devo fare un tema a scuola sotto forma di diario e non mi è venuto niente che soddisfacesse la prof., così ho scritto ‘sta schifezza. Ma adesso lo consegnerò, prenderò insufficiente in forma e contenuto, me ne tornerò a casa soddisfatto. La prof. straccerà il foglio soddisfatta anche lei, così saremo felici tutti. Addio, odiato diario.

Mattia M.

Numero 2
maggio 2005