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Il nostro questionario sul bullismo

Il problema visto dai ragazzi delle medie

Abbiamo chiesto a tutti i nostri compagni (quasi 200 alunni) di rispondere ad alcune domande che ci aiutassero ad analizzare e capire il fenomeno del bullismo. Le domande erano 10 e, siccome abbiamo distinto i risultati tra maschi e femmine, alla fine abbiamo ottenuto 20 grafici. Per motivi di spazio pubblichiamo solo i più significativi, degli altri esporremo in sintesi i risultati. Il questionario era anonimo perché volevamo risposte il più possibile sincere, soprattutto da parte di quelli che avessero eventualmente subito atti di bullismo.

Per la maggioranza “subire atti di bullismo” vuol dire “essere picchiati, ricattati o minacciati da una o più persone”: questo mostra che il bullismo è chiaramente percepito come “atto di sopraffazione”, che quindi non si limita alle parole.

Molto importante era anche scoprire, con la domanda 2, la sua eventuale diffusione nella nostra scuola. I due grafici mostrano che purtroppo il fenomeno esiste anche da noi: infatti ben 16 maschi su 102 e 18 femmine su 81 hanno ammesso di aver subito atti di bullismo e sicuramente molti (dalla domanda 4 risulta quasi la metà) ha assistito a qualche episodio che si è verificato più frequentemente in cortile o all’uscita da scuola.

La maggior parte dei ragazzi ha risposto che ha parlato di questo problema con i genitori, in misura minore con gli amici e gli insegnanti.

Alla domanda n. 8 “Perché un ragazzo si comporta da bullo?” le ragioni ritenute più probabili sono il sentirsi più forte nel gruppo e il voler essere al centro dell’attenzione, che comunque mostrano come il bullo sia una persona insicura o con problemi familiari alle spalle.

Abbiamo infine posto la domanda su cosa si possa fare per risolvere il problema. La quasi totalità degli alunni, sia maschi che femmine, ritengono anzitutto che sia giusto punire chi si comporta da bullo. Tra le possibili soluzioni viene indicata l’importanza che del problema si parli con i genitori o altre figure adulte, ma soprattutto viene ritenuto ancora più importante (vedi i due grafici della domanda 10) che del bullismo si discuta in classe (45 maschi e 59 femmine).

Quindi sembra che i ragazzi siano consapevoli di questo importante compito della scuola e anche averne parlato sulle pagine del nostro giornalino pensiamo che possa essere servito a far riflettere su questo problema di grande attualità.

La redazione