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Come si viveva... una volta?

    La maggior parte delle persone che vivevano nelle corti di Lugagnano era costituita da contadini e si dedicava alla attività dei campi. Le giornate trascorrevano così: ci si alzava all’alba e si cominciava a lavorare alla prima luce del giorno, andando nella stalla a  mungere le mucche, poi si andava  nei campi e si svolgevano i lavori adatti al periodo stagionale.

    In estate, quando c’era più fresco, si lavorava meglio e quindi ci si alzava il più presto possibile. Alla sera, quando si tornava a casa dal lavoro, si cenava tutti insieme, poi si stava nel cortile della corte a chiacchierare e a godersi il fresco della sera.

    In inverno invece, dopo cena, ci si recava nella stalla per chiacchierare (fare filò) perché quello era l’ambiente più caldo della corte.

    Cambiamenti nella corte

        Intorno alla corte si trovavano le case, la stalla, il fienile, il letamaio e tutto questo era circondato da campi. Mancava la luce elettrica e durante le due guerre mondiali venne sospeso completamente, o quasi, ogni tipo di comunicazione con il mondo esterno (posta, giornali...); alla sera c’era anche il coprifuoco. Mancava anche l’acqua corrente, ma in alcune corti c’era un pozzo nel quale si attingeva l’acqua potabile.

    Con l’introduzione dell’energia elettrica nel 1921 il filò divenne meno importante. Ma il cambiamento più grande nella vita della corte fu l’irrigazione che iniziò nel 1929 e diede origine a situazioni economiche più interessanti, migliorando le piantagioni e rendendole più produttive. Si raggiunse così una maggiore ricchezza per cui si poté cambiare lavoro o iniziare attività più redditizie; invece, fino a quel momento, la vita era rimasta uguale.

    Il lavoro

    Il lavoro principale dei contadini era l’allevamento delle mucche. Inoltre coltivavano frumento e granoturco (polenta). Gli animali da cortile venivano allevati per essere venduti al mercato e anche per uso familiare. Era molto diffuso l’allevamento del baco da seta. Le donne, oltre che occuparsi dei lavori di casa, andavano ad aiutare gli uomini  nel lavoro dei campi e della stalla.

    Il tempo libero e le feste

    Non vi era molto tempo libero, a parte le lunghe serate invernali durante le quali ci si ritrovava nella stalla, unico posto caldo, per fare “filò”. Le donne lavoravano a maglia, gli uomini raccontavano storie di guerra e i bambini stavano ad ascoltarli.

    Gli uomini frequentavano spesso le osterie e così era abbastanza diffuso il problema dell'alcolismo.

    Un momento di festa molto sentito era il carnevale (come dice la parola, era l’unico periodo dell’anno in cui si poteva mangiare carne). Ogni corte allestiva il proprio carro allegorico per poi sfilare lungo la via del paese. Il carnevale era anche un'occasione per cantare e ballare, in un tempo il cui il ballo non era visto come una cosa positiva.

    La scuola

La maggior parte della popolazione frequentava la scuola fino alla terza elementare; solo pochi privilegiati arrivavano al diploma oppure alla laurea.

    La salute

Un tempo la salute era condizionata anche dall'alimentazione che non era certamente varia come oggi.

Anche le malattie costituivano un problema per chi viveva nelle corti e quindi lontano dagli ospedali.